Teatro

Auntie and me (Mia zia ed io) di Morris Panych in prima nazionale

Auntie and me (Mia zia ed io) di Morris Panych in prima nazionale

Al teatro Dante Campi Bisenzio (FI), venerdì 11 e sabato 12 dicembre 2009 Auntie and me (Mia zia ed io) di Morris Panych una attesa PRIMA NAZIONALE con Alessandro Benvenuti e Barbara Valmorin regia e spazio scenico Fortunato Cerlino “La maggior parte dei miei personaggi deriva direttamente da un monologo di Cechov in cui un uomo maltrattato dalla moglie tiene un discorso sui danni del tabacco, e finisce per parlare di quanto odi la sua vita. È un autentico clown, una completa nullità, un timido perdente, ma con una grande rabbia dentro”. Morris Panych Con questa commedia dall’ humor nero, il teatro Dante (con il comune di Campi Bisenzio, la lungta film e la Benvenuti srl.) si cimenta per la prima volta nella produzione di uno spettacolo che al Dante debutterà in prima nazionale e da Campi Bisenzio partirà per una tournee che toccherà i maggiori teatri italiani. Morris Panych, drammaturgo canadese è considerato il più importante autore contemporaneo e per l’Italia è un’assoluta novità, poiché non è mai stato tradotto né rappresentato. Utilizzando brillantemente i tempi della commedia, in Auntie and Me, Panych espone il dolore e la solitudine dei non amati. Con una scrittura a tratti di una comicità esilarante, compone una pièce meravigliosamente nera, divertente, triste, tenera e parecchio dura, crudele. Kemp apprende da una lettera che sua zia, Grace, di cui conserva solo un ricordo d’infanzia, è morente. Si precipita da lei, mollando tutto, ovvero quel poco di messa in scena che regge la sua vita, per assicurarsi della morte della zia e riscattare un’eredità più affettiva che materiale. La morte annunciata e attesa, però, tarda ad arrivare e Kemp è costretto ad aspettare. Passano i giorni, i mesi. Le stagioni si susseguono. I due, costretti a stare insieme in una piccola stanza, si confrontano a colpi di sferzanti trovate da humor nero: Kemp cerca di convincere in tutti i modi la Zia che deve morire. Lei, per contro, fa di tutto per rimanere in vita. Messo alle strette il nipote precipita in una sorta di delirio goffo che lo porterà ad immaginare i più fantasiosi ed esilaranti espedienti per far fuori Grace che incredibilmente continua a ringiovanire. Kemp arriverà a progettare persino una complicata macchina per tramortire e fulminare la vecchia Zia finendo egli stesso vittima del suo marchingegno. Il tempo intanto scardina e scompone ogni logica e quell’uomo e quella signora finiscono per essere ciò che sono sempre stati: un uomo solo, stordito dalla ricerca di un'identità, di un affetto; un'anziana donna dimenticata da tutti tranne che da quel nipote che ne desidera la morte. Osservazioni di Regia: Auntie and Me risponde a un mio bisogno di indagare i temi legati ai nostri tempi. Sul tavolo della riflessione, Panych pone una storia semplice in cui un uomo e una donna per motivi diversi ma simili, non sono riusciti ad essere se stessi. In questo ho visto l'opportunità di indagare le ragioni e i meccanismi che bloccano la capacità creativa ed espressiva dell'uomo contemporaneo. La vicenda narrata da Panych, goffa, comica, violenta, come in alcune splendide pièce di Cechov, mi ha condotto verso l’analisi di un mondo più ampio della casa di Grace, mondo che ho cercato di far vivere e pulsare, sottolineando i suoni, le tensioni, i ritmi che, venendo dall’esterno, avvolgono i due personaggi, sottolineandone maggiormante la solitudine. La stanza in cui si svolge l'azione, infatti, è immaginata senza pareti reali, fatta solo di suoni, emozioni, suggestioni. In fin dei conti Kemp e Grace confinano solo con loro stessi. L’Ambasciata del Canada in Italia, il Canada Council for the Arts e il Dipartimento di Studi Euro–Americani dell’Università degli Studi Roma Tre, che patrocinano e sostengono l’iniziativa. Morris Panych Morris Panych nasce a Calgary e cresce a Edmonton, Alberta. Nel 1977 si diploma in Radio and Television Arts all'Istituto di Tecnologia di Alberta, successivamente studia scrittura creativa alla University of British Columbia (BFA, 1977) e recitazione alla East 15 Acting School in Londra, Inghilterra. Drammaturgo, attore e regista, ha diretto oltre novanta produzioni teatrali e ha scritto venticinque drammi che sono stati tradotti in dodici lingue e rappresentati in Canada, Stati Uniti, Europa, Asia, Australia e Nuova Zelanda. Ha recitato in più di cinquanta spettacoli e in serie televisive di successo mondiale, tra cui X-Files. Nel 1995 gli è stato conferito il più prestigioso riconoscimento letterario canadese (Governor General's Award for Drama), per The Ends of the Earth, premio che ha ricevuto per la seconda volta nel 2004 per Girl in the Goldfish Bowl. Nel 2001, insieme allo scenografo Ken MacDonald, ha fondato la casa di produzione teatrale 2x2ltd. Vive a Toronto, Ontario. Biglietteria Teatro Dante Piazza Dante 23 Campi Bisenzio (FI) - Telefono 055.8940864 Apertura venerdì e sabato ore 16.00/19.00 I giorni di spettacolo a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo www.teatrodante.it